“Non esiste relazione autentica senza la libertà di dire: ‘Questo mi ha ferito’.”
Quando esprimersi diventa difficile
Recentemente ho scelto di esprimere apertamente come certi comportamenti mi avessero fatto rimanere male. Una delle persone coinvolte si è irritata, accusandomi di giudicarla e di essere poco empatica. Un episodio semplice, ma che mi ha fatto riflettere a lungo su quanto possa essere complesso comunicare in modo autentico nelle relazioni, anche quando l’intenzione è solo quella di condividere un vissuto emotivo.
Dire come ci sentiamo non è giudicare
Capita spesso che, nel tentativo di essere sinceri, ci si senta attaccati o si venga accusati di giudizio. Ma dire “mi sono sentita ferita” o “ci rimango male quando succede questo” non significa giudicare l’altro. Significa prendersi la responsabilità delle proprie emozioni e dare voce a un vissuto interno.
Se l’altra persona percepisce queste parole come un’accusa, è probabile che stia reagendo da una zona di vulnerabilità.
Ma le emozioni, quando sono espresse con rispetto, non sono mai sbagliate.
I bisogni sono diversi, ma tutti legittimi
In ogni relazione – di coppia, di amicizia, professionale – ciascuno porta bisogni, ritmi, linguaggi affettivi differenti.
C’è chi ha bisogno di sentire l’altro ogni giorno, chi invece ha spazi emotivi più ampi. Chi vive le parole come fondamentali, chi comunica soprattutto attraverso le azioni.
Non esiste un modo giusto o sbagliato di relazionarsi.
Ma è importante comprendere che i nostri bisogni non perdono valore solo perché l’altro non li condivide. Se mi ferisce non essere avvisata quando qualcuno è in ritardo, il mio dolore è valido anche se l’altro pensa che “non sia un problema”.
L’empatia vera non è adattarsi all’altro
L’empatia non significa pensare o sentire le stesse cose, ma riconoscere le emozioni dell’altro come legittime, anche quando non le comprendiamo del tutto.
Richiede uno sforzo attivo: sospendere il proprio punto di vista per accogliere quello altrui.
Ed è qui che entra in gioco anche l’assertività: saper dire con rispetto “io sento questo” senza invadere l’altro, ma senza neanche rinunciare a sé stessi.
Relazioni sane: uno spazio per l’autenticità
Parlare apertamente dei propri sentimenti e bisogni è un atto di fiducia.
In relazioni sane, questa fiducia viene accolta, non giudicata. Possiamo anche litigare, non capirci, avere ritmi diversi… ma se sappiamo dirci le cose con sincerità e ascoltarle senza difenderci a tutti i costi, stiamo costruendo qualcosa di autentico.
Non dobbiamo temere di essere accusati di “essere troppo sensibili” o “drammatici” solo perché sentiamo profondamente.
Quindi…
Le relazioni sane si costruiscono nel rispetto delle differenze e nell’accettazione che ognuno può sentire e agire in modi diversi.
Ma proprio per questo è essenziale trovare il coraggio di esprimere ciò che si prova, con gentilezza ma anche con chiarezza.
Perché solo dove c’è spazio per la verità emotiva, può esserci anche affetto duraturo e reale.